Toma Piemontese: Formaggio delle Alpi del Piemonte

Formaggio Toma Piemontese

La Toma Piemontese ha origini antiche, risalenti all’epoca dei romani e degli antichi pastori delle Alpi piemontesi. Conosciuta e apprezzata per la sua versatilità e il gusto delicato, la Toma Piemontese è diventata uno dei simboli della tradizione casearia piemontese. Ottiene la Denominazione di Origine Protetta (DOP) nel 1996, riconoscendo il legame tra questo formaggio e il territorio montano del Piemonte.

Descrizione

La Toma Piemontese si distingue per la sua diversità nelle varianti, ma tutte con un comune denominatore: un sapore dolce e aromatico.

Caratteristiche

Aspetto esterno: Crosta liscia, sottile e di colore paglierino, che tende al marrone chiaro con il tempo di stagionatura.

Pasta: Compatta e omogenea, con occhiature irregolari di dimensioni medio-piccole.

Sapore: Dolce, leggermente acidulo nei formaggi più freschi, e più intenso e aromatico in quelli stagionati. La Toma più stagionata può sviluppare note di nocciola e burro.

Peso: Le forme variano da 0,5 a 6 kg, a seconda del tempo di stagionatura.

Produzione

  1. Latte: Viene utilizzato latte vaccino crudo delle Alpi piemontesi, con una miscela di pascoli di alta montagna.
  2. Cagliatura: La coagulazione avviene con caglio naturale di agnello o vitello.
  3. Formatura e salatura: La cagliata viene rotta e pressata in forme. La salatura può avvenire a secco o in salamoia.
  4. Stagionatura:

Fresco: Stagiona per un minimo di 20 giorni, sviluppando un sapore delicato e dolce.

Semistagionato: Affina per 60 giorni, con un gusto più deciso e aromatico.

Stagionato: Matura per almeno 120 giorni, acquisendo una consistenza più compatta e un sapore più ricco e complesso.

Abbinamenti e Utilizzo in Cucina

Toma Piemontese fresco: Ottimo da tavola, si abbina a vini bianchi freschi come un Gavi o un Roero Arneis.

Toma Piemontese stagionato: Ideale per essere grattugiato su paste e risotti, si sposa bene con vini rossi giovani come un Dolcetto o un Barbera.

In cucina: Utilizzato in piatti tipici piemontesi come fondute, torte salate e panini, oppure come ingrediente di salse e ripieni.

Conservazione

La Toma Piemontese va conservata in frigorifero, avvolta in un panno di cotone umido o in un contenitore ermetico, per mantenere la sua umidità e freschezza. Deve essere consumata entro 2-3 settimane per godere appieno del suo sapore. Le varietà più stagionate possono essere conservate più a lungo.


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