Non si vive di sola aria!

Tillandsia

Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Poales
Famiglia: Bromeliaceae
Sottofamiglia: Tillandsioideae
Genere: Tillandsia

Le Tillandsia sono un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Bromeliaceae, e contano oltre 650 specie differenti. Queste piante sono comunemente conosciute come “piante d’aria” per la loro capacità di assorbire l’acqua e i nutrienti direttamente dall’umidità dell’aria, grazie a speciali strutture chiamate tricomi. Crescono naturalmente nelle foreste, montagne e deserti delle Americhe, dall’Argentina meridionale fino agli Stati Uniti meridionali.

Caratteristiche principali di questa particolare pianta:

Radici aeree: Le Tillandsia usano le radici principalmente per ancorarsi alle superfici piuttosto che per assorbire acqua e nutrienti.

Epifitiche: Sono piante epifite, cioè crescono su altre piante o superfici, senza nutrirsi dell’ospite.

Assorbimento dell’umidità: Sono in grado di assorbire umidità e nutrimenti dall’aria tramite le foglie, rendendole particolarmente adatte alla coltivazione in ambienti interni con umidità moderata.

Tipi di Tillandsia:

Ci sono molte specie di Tillandsia, alcune delle più popolari includono:

Tillandsia ionantha: Una delle più popolari, nota per la sua forma compatta e la colorazione rossa che assume durante la fioritura.

Tillandsia xerographica: Una delle più grandi, con foglie grigio-argentee che si arricciano elegantemente.

Tillandsia usneoides: Conosciuta anche come “Barba di Mosè“, ha un aspetto filiforme e cresce spesso in lunghi fili appesi.

Coltivazione e cura:

Le Tillandsia sono abbastanza facili da coltivare. Hanno bisogno di un ambiente luminoso ma va assolutamente vietata la luce solare diretta troppo intensa perché potrebbe bruciare le foglie.

Per garantire un corretto sviluppo, è necessario mantenere un livello moderato di umidità. È importante effettuare nebulizzazioni regolari per assicurare l’umidità ottimale.

Per nebulizzare correttamente le tillandsie, è importante utilizzare un’acqua che non danneggi le piante. L’acqua del rubinetto, soprattutto in aree con forte presenza di calcare, può accumularsi sulle foglie, ostruendo i tricomi (le strutture che assorbono acqua e nutrienti) e limitando l’efficacia dell’idratazione. Inoltre, i minerali e le sostanze chimiche come il cloro possono causare danni a lungo termine.

L’acqua ideale per le tillandsie è…

Acqua piovana, che è naturalmente priva di minerali in eccesso e cloro (non è indicata quelle delle grandi città)

Acqua distillata o demineralizzata: che è priva di impurità e sali.

Acqua filtrata: che può ridurre i minerali pesanti e il cloro presenti nell’acqua di rubinetto.

Se usi l’acqua del rubinetto, è consigliabile lasciarla riposare per 24 ore per far evaporare il cloro, oppure filtrarla per ridurre il calcare e altre impurità.

Una buona circolazione dell’aria. Essendo piante che respirano attraverso le foglie, necessitano di un ambiente ben ventilato ma non troppo secco.

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