Scorzobianca (Tragopogon porrifolius)
La scorzobianca, nota anche come barba di becco, è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Apprezzata sia per la sua coltivazione semplice che per le radici commestibili dal sapore delicato, è una scelta interessante per orticoltori curiosi.
Caratteristiche Botaniche
- Foglie e steli: Ha foglie strette e lanceolate simili a quelle dei porri, con steli alti che possono raggiungere i 120 cm.
- Fiori: Produce fiori viola chiaro, particolarmente ornamentali, che si aprono durante il giorno e si chiudono al tramonto.
- Radice: La parte edibile principale è una radice allungata, bianca e dal sapore dolciastro, simile alla pastinaca.
Coltivazione
- Semina: Va seminata direttamente in piena terra in primavera o a fine estate, a circa 1 cm di profondità. I semi di scorzonera vanno seminati a una distanza di circa 15-20 cm l’uno dall’altro. Le file devono essere distanziate di circa 30-40 cm per permettere alle radici di svilupparsi correttamente senza essere troppo strette.
- Terreno: Predilige terreni sciolti, ben drenati e ricchi di sostanza organica.
- Esposizione: Ama il sole pieno ma può tollerare la mezz’ombra.
- Irrigazione: Moderata ma regolare, evitando ristagni d’acqua.
- Raccolta: La radice si raccoglie a partire dall’autunno del primo anno, mentre i giovani germogli possono essere utilizzati in cucina come verdura.
Usi in Cucina
La radice della scorzobianca ha un sapore dolciastro e delicato. Si consuma bollita, al forno o in purea. I giovani germogli e i fiori sono commestibili e possono arricchire insalate o decorare piatti.
Curiosità
- Storia: Coltivata fin dall’antichità, era considerata un alimento povero ma molto nutriente.
- Proprietà: È ricca di fibre, vitamine e inulina, benefica per la salute intestinale.
La scorzobianca è una pianta che unisce utilità e bellezza, perfetta per un orto variegato e attento alla biodiversità.