Rovo da More

Rovo da More (Rubus fruticosus)

Il nome Rubus fruticosus deriva dal latino rubus, che significa “rovo”, e fruticosus, che si riferisce alla natura arbustiva della pianta. Coltivato fin dall’antichità, il rovo da more è apprezzato per i suoi frutti dolci e nutrienti, utilizzati sia in cucina che nella medicina tradizionale.

Descrizione

Il rovo da more è un arbusto perenne e spinoso, caratterizzato da lunghi rami arcuati o striscianti. Le foglie sono composte, di colore verde intenso, con margini seghettati. I fiori, piccoli e bianco-rosati, si trasformano in frutti succosi e lucenti: le more, costituite da piccole drupe aggregate che passano dal rosso al nero durante la maturazione.

Caratteristiche

Altezza: varia tra 1 e 3 metri.

Radici: robuste e profonde, favoriscono la propagazione spontanea.

Frutti: ricchi di vitamine (soprattutto C e K), fibre e antiossidanti.

Fioritura

La fioritura avviene da maggio a luglio, con fiori che attirano api e altri insetti impollinatori.

Clima

Il rovo da more è una pianta rustica che si adatta a diverse condizioni climatiche, preferendo però climi miti con inverni non troppo rigidi.

Esposizione

Ama il pieno sole, ma tollera la mezz’ombra. Una buona esposizione solare favorisce la produzione di frutti dolci e abbondanti.

Substrato

Cresce in terreni ben drenati, leggermente acidi o neutri (pH 5,5-7), ma si adatta anche a suoli più poveri.

Irrigazione

Richiede irrigazioni regolari, soprattutto durante i periodi di siccità o nella fase di sviluppo dei frutti.

Concimazione

Beneficia di fertilizzazioni con letame maturo in autunno e concimi ricchi di fosforo e potassio in primavera.

Riproduzione del Rovo da More

Talee: prelevate in autunno da rami sani.

Margotta: ideale per ottenere nuove piante robuste.

Propagazione spontanea: spesso avviene grazie ai rami che radicano quando toccano il terreno.

Cure e Consigli

Potatura: eliminare i rami vecchi e secchi dopo la fruttificazione per favorire una crescita vigorosa.

Supporti: consigliati per mantenere i rami sollevati e facilitare la raccolta dei frutti.

Pacciamatura: utile per ridurre le erbe infestanti e conservare l’umidità del terreno.

Malattie

Il rovo può essere colpito da oidio, ruggine e afidi. Si consiglia di prevenire con buone pratiche colturali e trattamenti biologici.

Uso in Cucina

Le more sono utilizzate fresche o trasformate in marmellate, succhi, dolci, vini e liquori. Le foglie del rovo, ricche di tannini, sono impiegate per infusi con proprietà astringenti e antinfiammatorie.


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