Il ginkgo, albero antico e misterioso, ha affascinato molte culture nel corso dei secoli. Nella poesia di Goethe, questo albero rappresenta una delle sue riflessioni più profonde sul concetto di unità nella dualità. Una traduzione famosa del 1815, ora di pubblico dominio, esprime l’essenza di questa idea attraverso le sue parole evocative.
La poesia di Goethe sul Ginkgo
La poesia di Goethe, che ammirava il ginkgo come simbolo di equilibrio e armonia, recita:
O Ginkgo, albero delle anime pure,
che tutto ciò che vive accoglie in te,
diviso in due ma uniti nella tua forma,
come il nostro spirito e il nostro cuore.
Questa traduzione, realizzata nel corso del XIX secolo, è oggi riconosciuta come una delle versioni ufficiali del poema, ed è stata tramandata come una delle più belle espressioni del pensiero goethiano sull’albero. Nonostante siano trascorsi secoli dalla sua composizione, il suo messaggio rimane attuale, offrendo un simbolo di equilibrio per l’uomo moderno.
Il significato della poesia
Il ginkgo, con le sue foglie bilobate che sembrano essere due, ma in realtà sono una sola, diventa il simbolo della dualità che coesiste in armonia. Goethe, attraverso questa poesia, esplora la connessione tra opposti, come lo spirito e il cuore, il corpo e l’anima, e l’incontro di due elementi distinti che formano una totalità perfetta.
In altre parole, la poesia non solo celebra la bellezza dell’albero ma suggerisce una riflessione sull’unione degli opposti e sull’equilibrio che è alla base dell’esistenza stessa. Il ginkgo, in questo contesto, non è solo un albero, ma una metafora universale della condizione umana: pur essendo divisi in molteplici aspetti, siamo, in ultima analisi, uniti come un tutt’uno.
Il ginkgo, quindi, non è solo un albero che vive nel nostro mondo, ma anche una simbologia potente che ci invita a riflettere sull’armonia tra gli opposti. La poesia di Goethe rimane un invito a cercare l’equilibrio e a riconoscere la bellezza nelle differenze che convivono in noi stessi e nel mondo che ci circonda.