Helichrysum bracteatum (Xerochrysum bracteatum)

Classificazione scientifica

  • Regno: Plantae
  • Clade: Angiosperms
  • Clade: Eudicots
  • Clade: Asterids
  • Ordine: Asterales
  • Famiglia: Asteraceae
  • Genere: Xerochrysum
  • Specie: X. bracteatum
  • Sinonimi: Helichrysum bracteatum, Bracteantha bracteata

Origine e distribuzione

Xerochrysum bracteatum è una specie originaria dell’Australia, dove si ritrova in habitat molto vari, dalle aree costiere subtropicali alle zone interne semi-aride e subalpine. Introdotta in diverse regioni temperate del mondo, è spesso coltivata come pianta ornamentale.

Descrizione botanica

  • Habitus: erbacea annuale o perenne di breve durata, con fusto eretto e ramificato.
  • Altezza: generalmente tra 20 e 100 cm, con variabilità in base alla cultivar e alle condizioni ambientali.
  • Foglie: semplici, lanceolate, con margine intero, di colore verde o grigio-verde, disposte alternatamente.
  • Infiorescenza: capolino terminale, solitario o in piccoli gruppi.
  • Fiori: il capolino presenta brattee sterili esterne cartacee, colorate (bianco, giallo, arancione, rosa, rosso, porpora), che simulano petali. I fiori veri e propri sono tubulosi, gialli, al centro del capolino.
  • Fioritura: dalla tarda primavera fino all’autunno, prolungata in coltivazione.

Esigenze colturali

  • Esposizione: pieno sole.
  • Substrato: leggero, ben drenato, tendenzialmente povero di nutrienti. Tollera suoli sabbiosi e leggermente acidi.
  • Irrigazione: moderata, ben distribuita durante la fase vegetativa. Teme ristagni idrici.
  • Temperatura: resiste a brevi periodi di freddo, ma non tollera gelate persistenti. È coltivata come annuale nelle regioni a clima freddo.
  • Riproduzione: prevalentemente per seme. In condizioni idonee può autoseminarsi.

Utilizzi

La specie è ampiamente utilizzata a scopo ornamentale nei giardini per bordure, aiuole e contenitori. È nota anche per l’impiego dei suoi capolini in composizioni floreali secche grazie alla consistenza persistente delle brattee.

Ecologia

I capolini attraggono insetti pronubi, in particolare api e sirfidi. La specie mostra buone capacità di adattamento a condizioni xeriche.

Note tassonomiche

Il nome originario Helichrysum bracteatum è stato revisionato in Xerochrysum bracteatum in base a studi filogenetici. Nonostante ciò, il nome tradizionale continua ad essere utilizzato in ambito orticolo e commerciale.

Immagine di Davide Giuseppe Zannini

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