Ginkgo biloba (Ginkgo)
Classificazione scientifica
- Regno: Plantae
- Divisione: Ginkgophyta
- Classe: Ginkgoopsida
- Ordine: Ginkgoales
- Famiglia: Ginkgoaceae
- Genere: Ginkgo
- Specie: Ginkgo biloba
Origine e diffusione
Il Ginkgo biloba è una delle più antiche specie arboree ancora esistenti, con origini risalenti a circa 270 milioni di anni fa. Considerato un “fossile vivente“, è l’unico rappresentante attuale della divisione Ginkgophyta. La specie è originaria della Cina, dove viene coltivata da secoli per scopi ornamentali e medicinali. Successivamente, è stata introdotta in altre regioni, tra cui Giappone ed Europa.
Caratteristiche botaniche
Il Ginkgo è un albero deciduo, longevo e a crescita lenta, che può raggiungere i 30-40 metri di altezza. La chioma si sviluppa in forma piramidale nelle fasi giovanili, assumendo un portamento più espanso con la maturità.
- Foglie: Di colore verde chiaro, a forma di ventaglio con nervature dicotomiche. In autunno assumono una tonalità giallo intenso prima della caduta.
- Corteccia: Di colore grigio chiaro, diventa più rugosa con l’età.
- Apparato radicale: Profondo e ben sviluppato, conferisce una notevole resistenza alla siccità e agli agenti atmosferici.
Il Ginkgo biloba è una specie dioica, con individui distinti maschili e femminili. Le piante femminili producono semi racchiusi in un involucro carnoso di colore giallastro, il quale, dopo la caduta, rilascia un odore sgradevole a causa dell’acido butirrico in esso contenuto. Per questo motivo, negli impianti ornamentali si preferiscono esemplari maschili.
Esigenze colturali
- Esposizione: Predilige posizioni soleggiate ma tollera la mezz’ombra.
- Terreno: Adattabile a diverse tipologie di suolo, purché ben drenato. Preferisce un pH neutro o leggermente acido.
- Irrigazione: Le giovani piante necessitano di irrigazioni regolari, mentre gli esemplari adulti sono resistenti alla siccità.
- Concimazione: Moderata, con fertilizzanti equilibrati nella fase di crescita attiva.
- Potatura: Non strettamente necessaria, se non per la rimozione di rami secchi o danneggiati.
Usi e proprietà
Il Ginkgo biloba è coltivato a scopo ornamentale per la sua resistenza agli inquinanti atmosferici e alle condizioni urbane avverse. Inoltre, è impiegato nella fitoterapia per la presenza di flavonoidi e terpenoidi, composti bioattivi con effetti antiossidanti e potenzialmente benefici per la circolazione sanguigna e la funzione cognitiva.
Simbologia e curiosità
Il ginkgo di Hiroshima: un simbolo di resilienza
Nel 1945, la bomba atomica distrusse Hiroshima, lasciando dietro di sé solo cenere e silenzio. Eppure, tra le macerie e il dolore, sei alberi di ginkgo (sebbene bruciati e apparentemente morti) riuscirono a sopravvivere. Erano situati tra uno e due chilometri dall’epicentro. L’anno seguente, iniziarono a germogliare di nuovo, come se la vita, ostinata e silenziosa, volesse riprendersi il suo spazio. Ancora oggi, questi alberi continuano a crescere, forti e verdi, portando il nome di hibakujumoku, “alberi sopravvissuti alla bomba”. Una memoria vivente di speranza e rinascita.
Il ginkgo millenario del tempio Gu Guanyin
Nel cuore delle montagne Zhongnan, in Cina, cresce un antico ginkgo che da secoli veglia silenzioso sul tempio Gu Guanyin. Con i suoi oltre 1.400 anni, è uno degli alberi più venerati del paese. Ogni autunno, le sue foglie a ventaglio cadono leggere e dorate, ricoprendo il cortile del tempio come un tappeto d’oro e trasformando il luogo in uno spettacolo naturale di rara bellezza. Secondo la tradizione, fu l’imperatore Taizong della dinastia Tang a volerlo lì, rendendo questo albero non solo una meraviglia botanica, ma anche un prezioso frammento di storia.
Il ginkgo e l’equilibrio nel pensiero taoista
Nel Taoismo, tutto ruota attorno all’equilibrio tra le forze opposte, yin e yang concetto cheviene rappresentato nel simbolo Tao ☯️, e alla ricerca di un’armonia profonda con la natura. Il ginkgo, con la sua distinzione tra esemplari maschili e femminili ma anche con la capacità di crescere in simbiosi, rappresenta questa dualità in perfetto equilibrio. La sua crescita lenta, ma solida e instancabile, è un esempio vivente di ciò che il Tao insegna: seguire il flusso della vita con pazienza, stabilità e connessione con ciò che ci circonda.
Goethe e il ginkgo
l poeta tedesco Goethe amava profondamente il ginkgo e nel 1815 gli dedicò una poesia. Per lui, l’albero rappresentava il simbolo dell’unità nella dualità, proprio grazie alla forma bilobata delle sue foglie, che sembrano due, ma in realtà sono una sola. Un’idea di perfetta armonia, che Goethe trovava affascinante e poetica.
Un archetipo di trasformazione
Il Ginkgo biloba, simbolo di resilienza e equilibrio, è anche capace di straordinarie trasformazioni: alcuni esemplari maschi, in rari casi, cominciano a produrre frutti. Questo fenomeno, quasi misterioso, riflette la capacità di adattamento e evoluzione della natura, un archetipo di come la vita possa sorprendere e rigenerarsi, anche quando meno ce lo aspettiamo.
Immagini di Davide Giuseppe Zannini