Le Fave: Un Legume Nutritivo e Facile da Coltivare

Fave (Vicia faba)

Le fave (Vicia faba) sono uno dei legumi più antichi coltivati dall’uomo, apprezzate per le loro qualità nutritive e per la facilità di coltivazione. Si trattano di piante rustiche, resistenti e versatili, ideali per essere coltivate in orti di piccole e grandi dimensioni. Le fave sono ricche di proteine, fibre, vitamine e minerali, diventando un alimento base nelle cucine tradizionali di molte culture. Ma come coltivare correttamente le fave nel proprio orto?

Coltivazione delle Fave

La fava è una pianta che si adatta bene a vari tipi di terreno, ma predilige quelli ben drenati, freschi e leggermente acidi. È fondamentale piantarle in un terreno fertile, arricchito con compost o letame maturo, per ottenere una buona produzione.

Semina

La semina si effettua generalmente in autunno o all’inizio della primavera, a seconda del clima della zona, dato che le fave sopportano temperature piuttosto basse. Le fave necessitano di concimazioni con formule equilibrate soprattutto se la semina avviene all’inizio primavera, perché il concime, soprattutto se ricco di azoto potrebbe spingere troppo la vegetazione tenera che risulterebbe più sensibile ai freddi primaverili. Nei climi più miti è possibile anticipare la semina ai primi di novembre con varietà molto basse i semi riescono a germinare con temperature intorno ai 5°-10° (la temperatura ottimale si aggira sui 15°, attenzione però perché temperature troppo elevate possono ostacolare la germinazione) e il terreno non deve essere lavorato troppo finemente per evitare che si compatti troppo. Dalla primavera effettuare semine scalari permette di avere più raccolti. Nei climi freddi è consigliato usare campane di protezione.

Tipo di semina

La semina viene solitamente effettuata in filari semplici o doppi. Le varietà nane si seminano ad una distanza di circa 20 centimetri con una distanza tra le file di 25 centimetri. Le varietà alte invece si seminano ad intervalli più ridotti (15 centimetri circa) ma con distanza tra le file di 40 centimetri. La profondità di semina sia se effettuata in filari o in buche è di circa 5 – 10 centimetri a seconda che il terreno sia più sabbioso e sciolto o più compatto. Un adeguata profondità, soprattutto nei periodi freddi, permette di proteggere il seme dal gelo. Il sistema di semina a filari doppi, solitamente, permette di avere una raccolta più abbondante.

Temperatura e Irrigazione

La fava preferisce un clima fresco, con temperature ideali che variano tra i 10°C e i 20°C. La pianta non tollera bene il caldo eccessivo, quindi è consigliabile evitare di piantarla durante i periodi più caldi dell’anno. Per quanto riguarda l’irrigazione, richiedono un terreno umido ma non inzuppato, quindi è importante evitare i ristagni d’acqua soprattutto se si effettua la semina all’ inizio primavera perché i semi, che sono di grosse dimensioni rischiano di marcire. Le irrigazioni devono essere regolari nelle prime fasi di crescita ed effettuate solo in caso di clima siccitoso quando iniziano a svilupparsi le fave.

Cure colturali

Se non si utilizza materiale pacciamante è importante tenere pulito il terreno circostante soprattutto nelle prime fasi di crescita con una leggera sarchiatura. Le varietà più alte necessitano di sostegni (1,5 metri circa) piantati all’ inizio e alla fine della fila e se la fila è molto lunga anche a intervalli regolari. Si possono usare reti specifiche o cordini distanziati circa 20 – 30 centimetri una dall’ altro.

Fioritura e Raccolta

La fioritura avviene tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, con i fiori bianchi o bianchi-violacei che attirano le api. La raccolta delle fave avviene generalmente tra giugno e luglio e può continuare fino all’ inizio dell’ autunno, quando i baccelli sono ben formati e i semi all’interno sono di dimensioni adeguate. È importante raccoglierle appena maturate per evitare che i semi diventino troppo duri e fibrosi, inoltre è possibile effettuare la raccolta anche prima che giungano a completa maturazione, quando i baccelli raggiungono la lunghezza di circa 10 – 15 centimetri per poi essere cotti a pezzi o interi. Una volta effettuata la raccolta si possono tagliare le piante a livello del suolo e lasciare le radici nel terreno che svolgono un’ azione azotofissatrice.

Malattie

Le fave sono soggette ad attacchi da parte degli afidi neri nei mesi di maggio-giugno. Alcuni orticoltori in questo caso se i germogli apicali sono troppo compromessi tenendo a cimare le piante (10 – 15 centimetri) per tenere sotto controllo l’ intestazione e per agevolare i trattamenti. L’olio di neem è un rimedio efficace contro gli afidi neri sulle fave, grazie alle sue proprietà insetticide naturali. La muffa grigia (causata dal fungo Botrytis cinerea) può attaccare le fave, soprattutto in condizioni di elevata umidità e scarsa ventilazione. Questo patogeno provoca marciumi sui baccelli, macchie brune sulle foglie e una muffa grigiastra visibile su parti infette. Si può ovviare a questo inconveniente con una corretta areazione e cura delle piante in modo da evitare vegetazione troppo fitta e quindi in grado di mantenere eccessiva umidità.

Trattare le Fave con l’ Olio di Neem

Diluzione: Mescola circa 5-7 ml di olio di neem in 1 litro d’acqua. Aggiungi qualche goccia di sapone di Marsiglia o sapone neutro come emulsionante per migliorare l’adesione.

Applicazione: Spruzza la soluzione sulle piante, coprendo bene sia la parte superiore che inferiore delle foglie e i giovani germogli, dove gli afidi tendono a concentrarsi.

Frequenza: Applica ogni 7 giorni o dopo piogge intense, finché non noti una riduzione significativa degli afidi.

L’olio di neem non solo elimina gli afidi, ma agisce anche come repellente, interferendo con il loro ciclo vitale. È sicuro per le piante e rispettoso degli insetti utili se usato nelle ore serali o mattutine, evitando l’esposizione diretta al sole durante il trattamento.

Varietà di Fave

Esistono diverse varietà tra cui:

  • Fava Dwarf: ideale per spazi ristretti, con piante più basse e una resa comunque ottima.
  • Fava Broad Bean: caratterizzata da semi più grandi, perfetta per piatti che richiedono semi più consistenti.

Ogni varietà ha caratteristiche specifiche che influenzano la resa e l’utilizzo in cucina.

E le Fave di Tonka?

Una curiosità interessante riguarda le Fave di Tonka (Dipteryx odorata), un legume che ha poco a che fare con la tradizionale fava che conosciamo. Originaria delle foreste tropicali dell’America Latina, questa fava non è commestibile come le sue cugine da orto, ma è famosa per il suo seme aromatico, che viene utilizzato come spezia nelle cucine gourmet e nelle preparazioni dolciarie.

Usi in Cucina della fava

Le fave sono un ingrediente versatile in cucina, utilizzato in molte preparazioni, dalle minestre alle insalate, dai piatti freddi a quelli caldi. Possono essere consumate fresche o secche, e sono particolarmente apprezzate nelle zuppe, nelle pietanze a base di riso o come contorno per piatti di carne. Le fave secche, dopo un’adeguata cottura, sono ottime per preparare purè o piatti tipici regionali.

Benefici per il Suolo

Le fave, come molti altri legumi, sono piante azotofissatrici, il che significa che arricchiscono il terreno di azoto. Coltivandole nell’orto, si contribuisce a migliorare la qualità del suolo per le colture successive, riducendo la necessità di fertilizzanti chimici.

Coltivare fave nell’orto non solo permette di ottenere un legume nutriente e versatile, ma è anche un’opzione eccellente per mantenere il terreno fertile e sano.Questa coltivazione è semplice e adatta a coltivatori di ogni livello, che potranno godere dei numerosi benefici offerti da questa pianta robusta e generosa.

Immagine di Davide Giuseppe Zannini


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