Melo (Malus domestica)

Melo (Malus domestica)

Il melo appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Originario probabilmente dell’’Asia centrale, in particolare le montagne del Kazakistan, dove cresce spontaneo il progenitore selvatico (Malus sieversii).


Descrizione

Portamento: Albero deciduo, generalmente di medie dimensioni (altezza 3-12 metri).

Foglie: Ovate, verdi e con margine seghettato.

Fiori: Bianchi o rosa, spesso con sfumature di entrambi, ermafroditi, che sbocciano in primavera.

Frutti: Le mele sono pomi, disponibili in moltissime varietà, con forme, colori e sapori diversi.

Coltivazione

  • Clima: Il melo predilige climi temperati e freddi, con inverni non troppo rigidi (resiste fino a -25°C) e estati non eccessivamente calde, ma la pianta risulta vulnerabile alle gelate.
  • Esposizione: Luoghi soleggiati, essenziali per una buona maturazione dei frutti.
  • Terreno: Preferisce terreni ben drenati, profondi e ricchi di sostanza organica, con un pH leggermente acido o neutro.
  • Irrigazione: Regolare ma senza ristagni; necessita di acqua durante la fase di crescita dei frutti.
  • Concimazione: Importante un apporto di azoto, fosforo e potassio, soprattutto in primavera e durante la fruttificazione.

Clima Ideale per il Melo

Il melo predilige climi temperati e freschi, caratterizzati da:Inverni freddi ma non estremi: È una pianta rustica, capace di resistere fino a -25°C durante il riposo vegetativo; Estati non troppo calde: Temperature elevate, soprattutto con scarsa disponibilità d’acqua, possono compromettere la qualità dei frutti.

Gelate: un Pericolo per il Melo

Sebbene il melo tolleri il freddo invernale, le gelate primaverili rappresentano un rischio significativo:

Danni ai fiori: Le gelate durante la fioritura (a partire da -2°C) possono distruggere i fiori, compromettendo l’intera produzione dell’anno.

Gemma a frutto: Le gemme appena schiuse sono particolarmente vulnerabili, con danni evidenti già a temperature intorno a -1°C.

Frutticini: I frutti giovani possono subire deformazioni o cadute premature se esposti a gelate tardive.

Prevenzione e Gestione delle Gelate

Per proteggere il melo dai danni delle gelate primaverili, si possono adottare alcune strategie:

Irrigazione antibrina: Creare una sottile copertura di ghiaccio sui fiori può proteggerli grazie al calore latente di solidificazione.

Ventilatori o bruciatori: Utilizzati nei frutteti per mantenere l’aria in movimento e limitare il ristagno del freddo.

Posizione strategica: Coltivare il melo in zone con buona esposizione solare e lontano dalle aree soggette a ristagno di aria fredda.

Scelta della varietà: Alcune varietà fioriscono più tardi e sono meno esposte alle gelate primaverili.


Forme di allevamento del melo

Vaso

Descrizione: Una forma aperta e ariosa, simile a un calice. Viene mantenuta eliminando la parte alta del fusto centrale per favorire la crescita di 3-5 branche principali disposte a raggiera.

Vantaggi: Facilita la penetrazione della luce e il ricambio d’aria; utile per piante in spazi ampi.Adatta a: Piccoli frutteti e giardini.

Palmetta

Descrizione: Le branche principali crescono orizzontalmente, legate a un supporto verticale o inclinato. Questa forma si sviluppa lungo un piano bidimensionale.

Vantaggi: Perfetta per ottimizzare lo spazio in frutteti intensivi; consente una facile raccolta e potatura.Adatta a: Coltivazioni professionali e spazi ristretti.

Spalliera

Descrizione: Simile alla palmetta, ma più decorativa; spesso utilizzata contro muri o reti. I rami vengono disposti in orizzontale o inclinati a ventaglio.

Vantaggi: Ideale per sfruttare pareti esposte al sole; ha anche una funzione estetica.Adatta a: Giardini ornamentali e orti.

Fusetto

Descrizione: Albero formato con un asse centrale dominante da cui si sviluppano branche laterali corte e inclinate verso il basso.

Vantaggi: Facilita la raccolta e le operazioni meccanizzate; ideale per frutteti intensivi.Adatta a: Coltivazioni professionali.

Guyot

Descrizione: Una forma tipica delle viti, adattata anche al melo. Consiste in un fusto centrale con un solo ramo orizzontale da cui si sviluppano branche produttive.

Vantaggi: Molto semplice da gestire; adatta a spazi molto ristretti.

Adatta a: Piccoli frutteti e coltivazioni in filare.

Allevamento a Siepe (superintensivo)

Descrizione: Alberi ravvicinati lungo filari, con un asse centrale e branche ridotte al minimo.

Vantaggi: Massimizza la resa per ettaro, riduce i costi di raccolta e facilita la meccanizzazione.

Adatta a: Coltivazioni superintensive con varietà nane o semi-nane.

Scelta della Forma di Allevamento

Spazio disponibile: In aree ristrette, meglio forme bidimensionali come la spalliera o la palmetta.

Scopo della coltivazione: In frutteti commerciali sono preferite forme compatte come il fusetto o la siepe, mentre per un giardino familiare il vaso è più comune.

Esposizione alla luce: Forme come il vaso o la spalliera garantiscono un’ottima penetrazione della luce, essenziale per la qualità dei frutti.


Potatura del melo: Guida pratica

Perché è Importante Potare il Melo?

La potatura del melo serve a:

Favorire la produzione di frutti: Rimuovendo rami vecchi o improduttivi per stimolare nuovi getti fruttiferi.

Mantenere una forma equilibrata: Permettendo una migliore esposizione alla luce e una buona circolazione dell’aria.

Prevenire malattie: Eliminando legno morto o danneggiato, si riduce il rischio di infezioni fungine e batteriche.

Facilitare la gestione: Una chioma ben ordinata rende più semplice la raccolta e le altre operazioni colturali.

Tipi di potatura

Potatura di formazione: Effettuata nei primi anni per definire la forma desiderata (vaso, fusetto, palmetta, ecc.). Consiste nel selezionare i rami principali (branche) e tagliare quelli superflui.

Potatura di produzione: Potatura annuale, per mantenere l’equilibrio tra crescita vegetativa e produzione di frutti.Mira a stimolare i rami produttivi (spesso quelli di 1-2 anni) e a diradare quelli troppo fitti.

Potatura di ringiovanimento: Utilizzata su alberi vecchi o trascurati.Si eliminano gradualmente rami vecchi o deboli per favorire nuovi getti vigorosi.

Quando Potare il Melo?

Potatura invernale: Da novembre a febbraio, quando l’albero è in riposo vegetativo. Stimola la crescita vegetativa.

Potatura estiva: Da maggio a luglio, per ridurre la vegetazione e favorire la maturazione dei frutti.

Strumenti necessari

Forbici da potatura: Per rami piccoli.

Seghetto: Per rami più grandi.

Cesoie telescopiche: Per raggiungere i rami alti.

Mastice cicatrizzante: Per proteggere i tagli da infezioni.

Indispensabile l’ accurata pulizia dopo il taglio della pianta per evitare la trasmissione delle malattie.

Come Potare il Melo?

Osserva la pianta: Identifica rami secchi, malati, incrociati o troppo vigorosi.

Rimuovi i rami morti e danneggiati: Questi non contribuiscono alla produzione e possono essere vettori di malattie.

Dirada i rami interni: Elimina quelli che si incrociano o ombreggiano troppo la chioma.

Favorisci i rami giovani: I rami di 1-2 anni sono più produttivi; lascia quelli ben posizionati.

Mantieni la forma: Rispetta la forma desiderata (ad esempio, elimina il ramo centrale se coltivi la pianta a vaso rovesciato).

Consigli utili

Non esagerare con i tagli: una potatura troppo drastica stimola una crescita eccessiva e squilibrata.

Evita i tagli troppo vicini alle gemme: potrebbero seccarsi o indebolirsi.

Taglia con precisione: Il taglio dovrebbe avere una leggera inclinazione verso l’esterno per evitare ristagni d’acqua sul taglio.


Riproduzione

Per seme (poco comune, dato che le piante ottenute non conservano le caratteristiche del genitore).

Per innesto: L’innesto è il metodo più comune per la propagazione del melo, utilizzato per ottenere piante che mantengano le caratteristiche esatte della varietà desiderata (pianta madre).


Perché è Conveniente Innestare il Melo?

Oltre a preservare le caratteristiche della pianta madre, i portainnesti offrono molti vantaggi:

Controllo delle dimensioni: I portainnesti possono influenzare la vigoria della pianta, rendendola adatta a diverse forme di allevamento (nane, semi-nane o vigorose).

Adattabilità al suolo: Alcuni portainnesti tollerano terreni poveri, calcarei o argillosi meglio delle piante innestate direttamente da seme.

Resistenza alle malattie: Certi portainnesti offrono una maggiore resistenza a malattie come il colpo di fuoco batterico, il marciume radicale e i nematodi.

Precocità di produzione: I portainnesti nanizzanti accelerano l’entrata in produzione rispetto a una pianta cresciuta da seme.

Facilità di gestione: Le piante su portainnesti nanizzanti sono più facili da potare, irrigare e raccogliere.

Su Cosa Viene Innestato il Melo?

Il melo viene principalmente innestato su:

Portainnesti della stessa specie o di specie vicine (Malus spp.), come quelli della serie M o MM.

Cotogno: Raramente, usato solo per ibridi specifici o per ottenere alberi ornamentali con frutti piccoli.

Franco: Ottenuto da seme, utilizzato per piante vigorose o per testare varietà nuove.


Varietà più diffuse

Golden Delicious: Dolce, con buccia gialla.

Granny Smith: Verde brillante, dal sapore acidulo.

Fuji: Dolce, croccante e profumata.

Red Delicious: Buccia rossa, dolce e aromatica.

Royal Gala: Rossa con sfumature gialle, dolce e succosa.

Utilizzi

Cucina: Consumo fresco, succhi, marmellate, dolci (torte di mele, strudel), sidro.

Cosmetica: Aceto di mele e trattamenti naturali per pelle e capelli.

Medicina naturale: Ricca di antiossidanti, vitamine e fibre; utile per la digestione e la salute cardiovascolare.


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