Clivia

Clivia spp.

Il genere Clivia, appartenente alla famiglia Amaryllidaceae, comprende piante erbacee perenni originarie delle regioni subtropicali del Sudafrica. Il gruppo è noto per il portamento elegante, il fogliame nastriforme sempreverde e le fioriture vistose che si concentrano tra la fine dell’inverno e la primavera.

Albero scientifico

Regno: Plantae
Clade: Angiospermae
Clade: Monocotyledones
Ordine: Asparagales
Famiglia: Amaryllidaceae
Genere: Clivia Lindl.

Descrizione botanica

Le piante di Clivia spp. sono prive di un bulbo vero e proprio, ma presentano un corto rizoma carnoso da cui si sviluppano fitte rosette di foglie lunghe, coriacee, di colore verde intenso. La struttura fogliare è nastriforme, arcuata o eretta a seconda della specie e delle condizioni di coltivazione.

Le infiorescenze sono composte da numerosi fiori imbutiformi o campanulati, portati da lunghi scapi che si ergono al di sopra del fogliame. La colorazione dei fiori varia dal tipico arancio intenso (come in Clivia miniata) al rosso, giallo o albicocca, a seconda delle specie e cultivar.

Specie principali

  • Clivia miniata: la più nota e coltivata, con fiori grandi, arancio brillante, e fogliame ampio e arcuato.
  • Clivia nobilis: dai fiori più piccoli, penduli e verde-arancio, e portamento più compatto.
  • Clivia gardenii, C. caulescens e C. mirabilis: meno comuni, presentano caratteristiche botaniche di interesse per collezionisti, come fioriture autunnali o strutture caulescenti.

Fioritura

La fioritura avviene solitamente tra tardo inverno e inizio primavera, anche se alcune specie o cultivar possono anticipare o ritardare il ciclo. I fiori sono longevi, spesso persistenti per diverse settimane. Per favorire una fioritura regolare, è consigliabile un periodo di riposo vegetativo in ambiente fresco e asciutto durante l’autunno.

Habitat e distribuzione

In natura, Clivia spp. cresce nei sottoboschi umidi delle regioni orientali del Sudafrica, in ambienti ombrosi e ben drenati. È una pianta adattata a condizioni di scarsa luminosità diretta, anche se fiorisce meglio in posizioni ben illuminate, e mostra una buona tolleranza alla siccità grazie alla struttura rizomatosa.

Esigenze ambientali

  • Clima: Temperato-subtropicale. Resiste a temperature minime non inferiori a 5 °C; teme il gelo.
  • Esposizione: Ombra luminosa o mezz’ombra, evitando il sole diretto soprattutto nelle ore centrali del giorno.
  • Suolo: Leggero, drenante, ricco di sostanza organica. Ideale un substrato composto da torba, perlite e corteccia fine.

Riproduzione

La moltiplicazione avviene per:

  • Divisione dei polloni basali: metodo più semplice e rapido, da effettuarsi dopo la fioritura.
  • Semina: richiede tempi lunghi (2–6 anni per ottenere la fioritura) ed è praticata soprattutto per ibridazioni.

Utilizzi e interesse

Clivia spp. è molto apprezzata come pianta ornamentale da interni o per patii ombreggiati, grazie alla sua adattabilità, al ciclo di fioritura precoce e al fogliame decorativo persistente. Viene coltivata anche da collezionisti per l’elevata variabilità tra specie, varietà e ibridi.

Patologie e avversità

È generalmente rustica in ambiente domestico, ma può essere soggetta a:

  • Cocciniglie farinose e cottonose, in particolare alla base delle foglie.
  • Marciumi radicali o del colletto in caso di ristagno idrico.
  • Bruciature fogliari se esposta a luce troppo intensa.

Il genere Clivia deve il suo nome a Lady Charlotte Clive, duchessa di Northumberland, tra le prime a coltivare queste piante in Europa nel XIX secolo. Diverse specie di Clivia sono endemiche del Sudafrica e fanno parte della flora autoctona di interesse conservazionistico. Alcune sono inserite in programmi di protezione a causa della progressiva riduzione del loro habitat naturale.

Immagine di Davide Giuseppe Zannini

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