Cactus Epifitos: Caratteristiche e Coltivazione

Cactus Epifiti

Classificazione scientifica

  • Regno: Plantae
  • Ordine: Caryophyllales
  • Famiglia: Cactaceae
  • Sottofamiglia: Cactoideae
  • Tribù: Hylocereeae
  • Genere: Vari, tra cui Schlumbergera, Rhipsalidopsis, Epiphyllum

Descrizione

I cactus epifiti sono un gruppo di piante appartenenti alla famiglia delle Cactaceae, caratterizzati da una crescita epifita, cioè che si sviluppano sopra altre piante senza essere parassiti. A differenza dei cactus tipici, che sono adattati a climi aridi, i cactus epifiti si trovano in ambienti tropicali e subtropicali umidi, dove vivono su rami e tronchi di alberi. Essi sono generalmente dotati di steli piatti o segmentati, che possono essere appiattiti o ramificati, e di radici aeree che li ancorano alle superfici su cui crescono. I cactus epifiti si differenziano per il loro adattamento a climi più freschi e umidi rispetto alle altre varietà di cactus, che preferiscono ambienti più secchi.

Distribuzione e habitat

I cactus epifiti sono originari delle regioni tropicali e subtropicali delle Americhe, in particolare in Messico, Brasile, Costa Rica e altre zone del Sud America. Crescono in foreste pluviali, dove si sviluppano su alberi, assorbendo umidità dall’aria e dalla pioggia. Queste piante sono adattate a ricevere luce filtrata attraverso la vegetazione circostante, piuttosto che luce solare diretta.

Caratteristiche fisiologiche

I cactus epifiti hanno una struttura morfologica adattata alla vita arborea:

  • Steli: I segmenti fogliosi o appiattiti, che possono variare da lunghi e sottili a brevi e spessi, sono una caratteristica distintiva. Questi segmenti non sono veri e propri “rami” ma strutture modifiche che svolgono anche la funzione di riserva idrica.
  • Radici aeree: Queste radici non assorbono acqua dal terreno, ma permettono alla pianta di ancorarsi saldamente alle superfici su cui cresce.
  • Fiori: I fiori dei cactus epifiti sono generalmente grandi, vistosi, e dai colori vivaci, con forme tubolari o campanulate, tipici di specie come Schlumbergera (cactus di Natale), Rhipsalidopsis e Epiphyllum. Questi fiori sono noti per la loro bellezza e per la loro capacità di attirare impollinatori, come colibrì e insetti notturni.

Coltivazione

La coltivazione dei cactus epifiti richiede condizioni che rispecchiano il loro habitat naturale, con particolare attenzione a umidità, luce e substrato.

  • Luce: Queste piante preferiscono luce indiretta e filtrata. L’esposizione alla luce diretta può causare scottature sui segmenti fogliosi. Una posizione ideale sarebbe vicino a una finestra orientata a est o ovest, dove la luce solare è meno intensa.
  • Temperatura: I cactus epifiti prosperano in ambienti con temperature comprese tra i 15°C e i 30°C. Evitare esposizioni a temperature inferiori ai 10°C, che potrebbero danneggiare la pianta.
  • Umidità: Essendo originari di ambienti umidi, questi cactus richiedono un’umidità relativa tra il 60
  • Substrato: Il substrato ideale è ben drenante, composto da una miscela di terra per cactus, perlite e corteccia di pino. Questo favorisce il drenaggio e impedisce la formazione di ristagni idrici, che possono causare marciumi radicali.
  • Irrigazione: I cactus epifiti necessitano di annaffiature regolari durante il periodo di crescita, evitando però ristagni di acqua. Durante la stagione invernale, la frequenza delle irrigazioni va ridotta, poiché la pianta entra in una fase di riposo vegetativo.
  • Concimazione: Si consiglia una fertilizzazione bilanciata (ad esempio, 10-10-10) durante la stagione vegetativa, ogni 2-4 settimane, per supportare la crescita. Evitare di fertilizzare durante il periodo di dormienza in inverno.

Riproduzione

La riproduzione dei cactus epifiti avviene principalmente per talea. Si prelevano segmenti sani e ben radicati, che vanno lasciati asciugare per qualche giorno prima di essere piantati in un substrato ben drenante. La propagazione può avvenire anche per seme, ma è meno comune e richiede condizioni di germinazione molto specifiche.

Malattie e parassiti

I cactus epifiti sono suscettibili a diverse malattie fungine e batteriche, soprattutto in caso di ristagno idrico. Tra le malattie più comuni vi sono i marciumi radicali, causati da funghi come Phytophthora spp. e Pythium spp.. Per prevenire tali infezioni, è importante evitare l’umidità stagnante e mantenere il substrato ben drenato. Anche i parassiti, come afidi, cocciniglie e ragnetti rossi, possono attaccare queste piante. L’uso di insetticidi specifici o metodi naturali di controllo, come l’olio di neem, è utile per prevenire infestazioni.

Ibridi e varietà

Esistono numerosi ibridi di cactus epifiti, selezionati per la loro fioritura spettacolare e la varietà dei colori dei fiori. Tra i più noti ci sono gli ibridi di Epiphyllum, che producono fiori di grandi dimensioni, e quelli di Schlumbergera, come il Cactus di Natale con fiori rossi, rosa o bianchi. Questi ibridi sono particolarmente apprezzati come piante ornamentali.

I cactus epifiti, pur essendo facili da coltivare in condizioni appropriate, richiedono un’attenzione maggiore rispetto ai cactus terrestri, in particolare riguardo all’umidità e al substrato drenante. La loro bellezza ornamentale e la capacità di fiorire abbondantemente li rendono piante ideali per decorare interni, giardini tropicali o serre temperate.

Immagine di Davide Giuseppe Zannini

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