Burrata di Andria
La Burrata di Andria nasce agli inizi del Novecento in Puglia, ad Andria, nel cuore delle Murge. Si racconta che fu inventata come soluzione per conservare e trasportare la panna in eccesso, avvolgendola in un involucro di pasta filata. Questa delizia casearia è diventata un simbolo della tradizione culinaria pugliese e, nel 2016, ha ottenuto il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Descrizione
La burrata si presenta come un sacchetto di pasta filata lucida e bianca chiamata “stracciatella” insieme a un ripieno cremoso, composto da fili di mozzarella amalgamati con panna fresca. La consistenza è morbida, quasi vellutata, e il sapore è delicato, con note di latte fresco che conquistano al primo assaggio.
Caratteristiche
- Aspetto esterno: Pasta filata liscia e morbida.
- Ripieno: Cremoso, composto da stracciatella.
- Colore: Bianco perlaceo.
- Sapore: Latteo, delicato e burroso.
Produzione
La Burrata di Andria viene realizzata con latte vaccino fresco. La lavorazione segue un processo tradizionale: la pasta filata viene modellata per formare un sacchetto, che viene poi riempito con la “stracciatella” e panna. Una volta chiuso, il prodotto viene sigillato con un nodo caratteristico.
In cucina
La burrata è un prodotto versatile. Può essere gustata da sola, con un filo d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale, oppure abbinata a verdure fresche, pomodorini e pane casereccio. È ideale anche per arricchire primi piatti, come pasta o risotti, grazie alla sua cremosità.
Conservazione
La burrata è un formaggio freschissimo, da consumare entro pochi giorni dalla produzione. Va conservata in frigorifero, preferibilmente immersa nel suo liquido per mantenere intatta la freschezza. Prima di essere gustata, è consigliabile lasciarla a temperatura ambiente per 15-20 minuti.